sabato 16 novembre 2013

Opzione safena





Ironia della sorte, da quando ho deciso di prendere la corsa più seriamente e di accantonare la bici, sono stato costretto a preferire sempre piú la seconda alla prima.
Come dicevo, l'ecografia ha reso improbabili alcune diagnosi, ma non dando una risposta alla vera domanda, ha aperto la porta a nuove ipotesi.
Il dolore é sempre localizzato 15 cm sopra il malleolo, ma talvolta il fastidio si ripercuote anche più in basso.
Come sempre il fisioterapista Massimiliano, é stato oltremodo disponibile, competente ed onesto.
Accantonata momentaneamente l'ipotesi di strappo muscolare, si è considerata quella di infiammazione del nervo femorale.
Ma parcheggiata momentaneamente pure questa, si sta propendendo per un problema di tipo venoso. 
La "safaina" ossia la "facilmente visibile", la vena safena; potrebbe essere una sua anomalia, la causa del mio dolore. 
Per confermare o scartare questa ipotesì sará tuttavia necessaria una visita specialistica.
Da parte mia posso dire che il dolore si assopisce sempre più ma non sparisce, sempre pronto a risvegliarsi al primo sforzo.

Mercoledì ho corso 6 km e giovedì 7, senza alcun tipo di antidolorifico, ma con parecchia mia sopportazione del male.
Oggi, una pedalata di 90 km, mi ha aiutato a non perdere completamente la forma.
Le cose, sia sportivamente che non, ultimamente sono lungi dall'essere ottimali, ma l'ultima cosa che voglio fare al momento é abbattermi. A che servirebbe?
Io cerco di fare il massimo, e poi come dice mia zia " l'uomo propone e Dio dispone".
Questa alta frase è chiaramente inappropriata a queste minuterie, ma esprime bene il concetto. 
Non mi arrendo e proseguo. Il giorno che zampetterò senza pensieri ne dolori sul ciglio di una strada sarà un bel giorno





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