sabato 2 agosto 2014

Parigi val bene una messa

Il Louvre e la Senna dal Pont Neuf - Pissarro, 1902


"Parigi val bene una messa" è una celebre frase attribuita ad Enrico IV, il quale divenne nel 1953, il primo Borbone re di Francia, dopo avere fatto abiura ed aver abbracciato la fede cattolica, voltando le spalle alle sue origini ugonotte, e come dargli torto...
E' ancora tanta l'emozione e sono ancora così vivide le immagini di questa grande città che fatico a disporre i miei pensieri.
Cerco di iniziare dal principio. L'idea di trascorrere 3 giorni a Parigi, in concomitanza con l'arrivo in città del Tour era nata qualche mese fa, ma mai avrei sperato di assistere alla passerella trionfale di un italiano.
Grazie Vincenzo, non dimenticherò mai il tuo sorriso rivolto a me ed ad un'altro gruppo di italiani festante sugli Champs-Elysee. Hai rinverdito il mio orgoglio di Italiano.






Devo aggiungere qualcosa su Parigi? Ma come potrei? Io dico solo che è sublime e per questo la amo. Se Roma è la caput mundi del mondo antico, Parigi è stata la culla del mondo moderno, un luogo in cui hanno convissuto grandi spiriti, grandi pulsioni, ideali e miserabili vicende umane . L'illuminismo e la rèvolution con le barricate e le forche, il grande daimon di Napoleon con le sue "N" ancora dorate ed i pittori impressionisti. Troppo ci sarebbe da scrivere per portare l'idea di questa città così in alto, come la ho io, tanto in alto da farla sublimare.
A Parigi ho anche corso, due giorni su tre, e credetemi, ammetto di essermi anche un po' spinto da quanto ero stanco dalla visita alla città
Voglio approfittarne per dare un paio di consigli a chi potrebbe capitare di andare a Parigi e avesse voglia di portarsi in valigia le scarpe da running. Anzi, un runner che va a Parigi DEVE portarsi le scarpe
Premetto di avere un orientamento abbastanza scarso, quindi per me, da cattivo conoscitore della città, era importante non perdermi e trovare un luogo in cui ci si potesse orientare a naso.
Io avevo l'hotel vicino alla chiesa della Madeleine, a due passi da Place du Concorde.  Il mio riferimento è stata la Senna. Approfittando dei numerosi ponti, si può correre su una riva per quanto si vuole, arrivati a metà si attraversa il ponte e si inverte la marcia sull'altra riva. In questo modo si godono viste stupende, lo scorrere dell'acqua è rilassante e non si perde mai l'orientamento.
  Io ad esempio, il primo giorno ho attraversato Place du Concorde, ho passato il ponte omonimo e sono arrivato sulla Rive Gauche, da li sono sceso su un percorso pedonale che costeggia la riva della Senna in direzione della ile de la Cité, l'isola su cui sorge Notre Dame, ho attraversato l'isola, arrivando sulla sponda destra del fiume. Da lì ho invertito la marcia, ritornando verso la Piazza della Concordia. Si ha modo, se si attraversa la strada, di fiancheggiare il museo del Louvre, entrare per salutare la piramide di vetro e, procedendo nella nostra direzione si arriva alla partenza attraversando i giardini delle Touileries. Da qui si può procedere verso l'Arco di Trionfo. A me è stato impedito perchè gli Champs Elysee erano chiusi dati i preparativi per l'arrivo del Tour.
Il secondo giorno ho arricchito questo itinerario con un giro del giardino del Lussemburgo. Una volta arrivati all'altezza dell'isola della città, al posto di svoltare sul ponte per raggiungere Notre Dame si gira a destra e si prosegue fino ad incontrare i giardini (magari si chiede anche una indicazione come ha fatto il sottoscritto :-)).
Purtroppo non ho avuto modo di correre nei grandi parchi della città, come il Bois du Bologne, ma li ho attraversati con la bici del bike sharing cittadino e pullulava di runner.
Per prendere spunto per i percorsi ho trovato molto utile questo indirizzo.
Per spostarsi verso i luoghi scelti, la metropolitana è una garanzia, ma anche affidarsi a velib, il servizio di biciclette pubbliche, potrebbe essere comodo e sicuramente più divertente. Si paga 1.70€ al giorno di tassa di iscrizione e la prima mezz'ora è gratis; quindi se si ha l'accortezza di cambiare bici ogni mezz'ora, presso le stazioni apposite, si viaggi gratuitamente. Se la stazione è piena, la colonnina ti indica quella più vicina con posti ancora disponibili e ti da 15 minuti di bonus. L'unico inconveniente sta nel fatto che ci sono orari in cui o si trovano tutte le stazioni piene o tutte vuote, quindi si rischia di girare senza meta in cerca di un posto dove depositare la bici. Prima di prendere la bici è meglio assicurarsi che sia a posto, ruote gonfie, catena al suo posto ecc ecc. Il sellino girato al contrario è un segnale convenzionale usato per indicare che la bici è fuori servizio. Direi che in generale è un servizio comodissimo e permette di visitare la città in modo rapido e creandosi una visione d'insieme, peccato che, come detto, abbia alcune pecche.


Quando si corre in una città così grande e trafficata, senza conoscerla, ogni pensiero sull'allenamento passa in secondo piano, bisogna solo aprire gli occhi e l'anima al magnifico. 

“Respirare Parigi, conserva l’anima”(Victor Hugo)



Place de Vosges, per me l'angolo più bello di Parigi