lunedì 3 febbraio 2014

Sapore di sale, sapore di mare, un gusto un po' amaro di cose perdute

Maratonina delle due perle 02.02.2014

Johannes Vermeer, Ragazza con l'orecchino di perla, 1665-1666 


Sai cos’è bello, qui? Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate. Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un’orma, un segno qualsiasi, niente. Il mare cancella, di notte. La marea nasconde. È come se non fosse mai passato nessuno. E come se noi non fossimo mai esistiti. Se c’è un luogo, al mondo, in cui puoi pensare di essere nulla, quel luogo è qui. Non è più terra, non è ancora mare. Non è vita falsa, non è vita vera. É tempo. Tempo che passa. E basta. Sarebbe un rifugio perfetto. Invisibili a qualsiasi nemico.
Credo che queste frasi di Alessandro Baricco siano perfette per dipingere uno stato d'animo che mi si ripresenta spesso; ancor di più se si presenta dopo una gara corsa a pochi passi dalla battigia.
 Sono sempre stato incapace di gioire e godere a lungo dei momenti felici. Se le cose non vanno come vorrei, volto pagina, se vanno bene, volo subito al capitolo successivo. Carpe diem? Cogli l'attimo? Un attimo è giusto il tempo necessario a plasmare la sabbia con la forma del nostro appoggio.
Volenti o nolenti, sempre arriverà la marea a cancellare le nostre tracce. Le alternative sono due, o ci impegniamo a lasciare tracce profonde, oppure, più comunemente, avanziamo senza voltarci, per paura di vedere il nostro passaggio già sfumato, guardiamo avanti, mirando una distesa ancora tutta da calpestare, e mentre guardiamo non ci accorgiamo che una nuova orma si è appena formata  e la risacca se l'è già portata via.
Ieri ho partecipato alla"Maratonina delle due perle", partenza da Santa Margherita Ligure direzione Portofino,  giro di boa in prossimità del porticciolo, ritorno alla partenza, e nuova andata e ritorno a Portofino. Un percorso vallonato ma rettilineo, con una salitella spaccagambe e un passaggio un po' tecnico proprio quando si scappa dalla "perla del levante".
Giornata non soleggiata ma tiepida, in un contesto paesaggistico che non richiede ulteriori commenti positivi; beato e felice di far parte del mondo dei runners, ambiente, che mi ha di nuovo mostrato il suo volto più bello e rilassato, formato da persone pronte a darti una pacca sulla spalla all'arrivo (nel ciclismo è la rarità) e da campioni, come Valeria Straneo, umili e disponibili con tutti.
Non voglio dilungarmi in una asfittica cronaca di gara, fatta di momenti positivi e tante strette di denti, anche a causa di un maledetto cecchino che gioiva nel gambizzarmi sulla salita di Portofino. Sono felice del mio sforzo, che mi ha portato a segnare un nuovo record personale sulla mezza 1h 20' 23" (con annesso PB sui 10 km 30'10").
 Sono soddisfatto perché questo tempo viene dopo due settimane caratterizzate da qualche acciacco di troppo, anche se costellate di allenamenti non malvagi. Ora, l'obiettivo di correre a Piacenza sotto l'ora e venti sembra più raggiungibile.

Alla prossima.




progressivo kilometri






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