domenica 8 febbraio 2015

NERD-RUNNER





Ed io riparto da qui. Da qui dove? Da questa scrivania, di qualche mese più vecchio e forse un granellino di sabbia più saggio.
E' da agosto 2014 che non scrivo più, nel frattempo non ho ancora battuto il record mondiale di mezza maratona. Battuta patetica. No, non prendiamoci troppo in giro, qualche miglioramento l'ho fatto: 34' e 37" sui 10 km su strada e 1h 19' 50" nella maratonina ma non è di questo che voglio parlare.
Un anno fa pensavo francamente di essere cambiato, ma ad essere cambiato era forse solo lo sport praticato. Non si può basare la propria vita solo su uno sport, o su un unico obiettivo. Mancando quello mancherebbe tutto e non resterebbe niente per cui vivere. Avevo semplicemente ingannato me stesso scambiando il ciclismo con la corsa. Sono stufo di vivere solo in base al "dover fare" voglio anche dare ascolto a ciò che vuole fare una vocina interiore. Una vocina che ho sempre zittito e che francamente non ne potrà più di me. Cambiare dentro è un percorso per alcuni lungo e tortuoso e che non sempre conduce alla meta.
Ma io alla metà credo ancora di arrivarci e sto lottando e addirittura sono stato capace di accettare l'idea che qualcun'altro, che non fosse il mio ego, potesse aiutarmi.
Non credo nemmeno ora di essere cambiato ma forse so come farlo, e non parlo chiaramente di andare a Casablanca. Di nuovo battuta patetica.
Chiudo la parentesi psicologica, anche perchè è giusto che rimanga intima.
Anche perchè? Ma come scrivo....sembro Antonio Razzi

Torno a scrivere perchè mi mancava ma sopratutto perchè non sopporto di lasciare le cose a metà.
Voglio ritrovare uno spazio nel quale appuntare i miei stati d'animo e le mie esperienze. Rinnovo il proposito di non parlare solo di corsa, anche perché su quello posso starmene bello muto, ma anche di letteratura, o meglio delle mie letture. Insomma il blog di un nerd-runner.
Quest'anno ho deciso che mi farò seguire da un preparatore. Perchè francamente di atletica non ne capisco nulla e più cerco di capire e meno mi pare di sapere. I ciclisti che si avvicinano alla corsa sono, imho, sempre un po' troppo arroganti e presuntuosi. Ed io di certo lo sono stato. Vorrei provare anche a fare qualche esperienza in pista, dopo che ho già provato la campestre, che mi è piaciuta, ma che causa infortunio non sono riuscito più a riprovare.
Al momento, dopo due mesi di infortuni e acciacchi vari sto ritornando lentamente alla normalità e quindi spero a brevissimo di poter riattaccare un numero sulla schiena...ops sul petto (vecchia abitudine da ciclista)

Quindi a brevissimo.


Ecco l'allenamento di oggi: un falsopiano a scendere all'andata e a salire al ritorno. Un percorso filante su stradine di campagna deserte. Gli ultimi 5km li ho provati a fare a tutta. La differenza di ritmo non si vede perchè la stanchezza iniziava a farsi sentire e anche quel falsopiano maledetto. Comunque, non ho ceduto troppo e su questo in partenza non ci avrei giurato. Alla fine soddisfatto.

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